ADI Basilicata, la sanità che funziona e soddisfa

In Basilicata è promossa a pieni voti l’Assistenza Domiciliare Integrata della Cooperativa Auxilium.

Prendersi cura del paziente tra le mura domestiche è più umano e rende sostenibile il Sistema Sanitario Nazionale. In Italia sta crescendo l’attenzione sull’Assistenza Domiciliare e con essa la consapevolezza che è la strada giusta per far fronte non solo all’invecchiamento della popolazione (con il conseguente aumento delle malattie croniche), ma anche a tante patologie e al fine vita.
L’ “indagine sulla qualità percepita dagli utenti nel Servizio delle Cure Domiciliari”, realizzata dall’Azienda Sanitaria di Potenza, conferma la soddisfazione dei pazienti fruitori del servizio domiciliare svolto da Auxilium per l’Azienda Sanitaria di Potenza per professionalità, efficienza, cortesia e benefici ricevuti.
Un grande risultato raggiunto attraverso il lavoro svolto ogni giorno nelle case di migliaia di anziani, disabili, malati cronici, nella provincia di Potenza così come in quella di Matera.
Nelle centinaia di persone intervistate dall’Azienda Sanitaria di Potenza è praticamente unanime la soddisfazione sulla cortesia e gentilezza del personale, sulla disponibilità ad ascoltare le richieste degli utenti, sul tempo e accuratezza dedicato agli interventi, sull’osservanza delle norme igieniche.
La ricerca dell’ASP è importante anche perché fotografa un modello di Assistenza Domiciliare, quello della Regione Basilicata, che funziona. Un modello tra i più avanzati in Europa, elaborato e applicato in una regione che ha una percentuale di invecchiamento della popolazione tra le più alte in Italia. Per questo l’ADI della Basilicata, unica regione ad avere un modello omogeneo di intervento su tutto il territorio, è anche un laboratorio che offre indirizzi per l’intero Sistema Sanitario Nazionale sul ruolo strategico che dovrà avere l’Assistenza domiciliare nei prossimi anni. Per l’Istat il processo di invecchiamento della popolazione in Basilicata procederà più velocemente rispetto alla media nazionale (tra dieci anni gli ultra sessantacinquenni saranno il 30 per cento della popolazione lucana), ma ogni regione italiana deve confrontarsi con questo processo e con il conseguente aumento delle malattie croniche, dando risposte appropriate ai bisogni dei cittadini. E l’Assistenza domiciliare è fondamentale per una sanità sostenibile, inclusiva, che metta la persona al centro delle cure.
Un successo per l’intera Basilicata del quale ha parlato anche il dottor Gianvito Corona, direttore dell’Unità Complessa di Oncologia Critica Territoriale e Cure Palliative-ADI dell’ASP, in un’intervista sul quotidiano lucano La Nuova del Sud: “La chiave del successo del modello lucano è l’essere una partnership ben riuscita tra pubblico e privato. Questo connubio in genere è molto delicato, perché se il pubblico delega tutto al privato si possono creare situazioni non appropriate, ma anche il pubblico da solo non può dare un servizio all’altezza, perché non ha l’elasticità nell’erogazione delle cure del privato. Per questo abbiamo creato il modello Venosa, dal nome del distretto nel quale abbiamo iniziato questa attività. É un modello nel quale c’è uno zoccolo duro del pubblico che individua linee guida e processi clinici molto precisi. Su queste linee lavora il personale della cooperativa Auxilium, che ha un alto livello di formazione sia on the job che istituzionalizzata. Insieme siamo riusciti a creare un sistema che riesce a dare un servizio capillare e omogeneo su una scala rilevante, perché non dimentichiamo che la provincia di Potenza conta 380 mila abitanti, ma disseminati in 100 comuni.”