Auxilium, costruttori di umanità

La VI edizione della Festa di Avvenire in Basilicata è stata un grande successo: tre serate di incontri, dialogo, riflessioni, si sono svolte in Piazza San Francesco a Matera, dal 27 al 29 giugno.

La VI edizione della Festa di Avvenire in Basilicata è stata un grande successo: le tre serate di incontri, dialogo, riflessioni, che si sono svolte in Piazza San Francesco a Matera, dal 27 al 29 giugno, hanno scosso le coscienze, hanno aperto un dibattito pubblico che ancora coinvolge istituzioni e semplici cittadini, suggerito idee per un reale sviluppo economico e sociale, messo sotto i riflettori la bellezza e la vocazione della Lucania, lanciato un grande messaggio per l’Italia e l’Europa: questo è il tempo dei costruttori di umanità. Tante le personalità autorevoli che sono intervenute quest’anno alla Festa di Avvenire, promossa dall’Associazione Giovane Europa presieduta da Angelo Chiorazzo, dalla Conferenza episcopale della Basilicata e dal quotidiano dei vescovi italiani. Come sempre Auxilium ha partecipato all’ideazione e alla realizzazione dell’evento culturale, diventato in pochi anni un punto di riferimento importantissimo per tutto il Mezzogiorno.

L’ITALIA E L’EUROPA TRA CONFLITTI E NUOVI BISOGNI


L’incontro con il cardinale Mauro Gambetti, Vicario di papa Francesco per la Città del Vaticano, Claudio Descalzi di Eni e monsignor Vincenzo Orofino, vescovo di Tursi-Lagonegro – che si è svolto il 27 giugno ed è stato guidato dal direttore di Avvenire Marco Tarquinio – ha sorpreso, affascinato e aperto un grande dibattito pubblico in Basilicata sullo sfruttamento delle risorse energetiche, che deve essere funzionale ad uno sviluppo sostenibile, che includa tutti. Ma quello dell’energia non è stato l’unico tema d’attualità che è stato affrontato, arrivando sempre al cuore del problema, ovvero alla scelta – come ha detto Descalzi – tra un egocentrismo che concepisce solo i rapporti di forza e uomini resi forti dalla coscienza della loro fragilità, i quali agiscono rispettando gli altri e l’ambiente: “Quando dico che voglio cambiare pagina voglio dire che non credo in una società che si fa considerare per la sua potenza, ma ad un gruppo di persone che vuole fare del bene ad altre persone, in solidarietà, umiltà ed ascolto”. Il cardinale Mauro Gambetti si è collegato alle parole di Descalzi affermando: “Quello che stiamo vivendo evidenzia la vulnerabilità sociale, personale e del creato, ma proprio questo fa emergere la domanda sulla fraternità. Dobbiamo salire ad un altro livello, entro il quale possano trovare risposta tutti quegli elementi introdotti dalla globalizzazione e dalle nuove tecnologie. Oggi il sistema politico, economico ed educativo nel mondo non riesce a dare risposte adeguate, ma se riuscissimo ad assumere la fraternità come principio d’ordine di tutto, avremmo anche le chiavi per risolvere le attuali crisi. Il metodo del dialogo è un esempio di quella fraternità che può aiutare a risolvere i problemi”.

TESTIMONI DI PACE


La seconda serata della Festa di Avvenire a Matera, il 28 giugno, è stata dedicata ai testimoni di pace e Marco Impagliazzo, Presidente di Sant’Egidio, ha sintetizzato in un pensiero di Gino Strada l’importanza di chi, anche nel contesto più difficile e rischioso, lavora per salvare le persone: “Quello che facciamo noialtri per loro, quel che possiamo fare con le nostre forze, è forse meno di una gocciolina nell’Oceano, ma resto dell’idea che è meglio che ci sia quella gocciolina, perché se non ci fosse sarebbe peggio per tutti”. Quella del 28 giugno è stata una serata dal forte impatto emotivo, iniziata ascoltando Cecilia Strada, collegata in diretta con Piazza San Francesco dalla nave ResQ-People saving people, sulla quale era imbarcata. “Ciò di cui abbiamo bisogno è uscire dalla paralisi nella quale l’umanità è entrata. La pandemia e la guerra hanno reso chiaro che l’umanità ha perso il contatto con la terra”, ha detto monsignor Pino Caiazzo, arcivescovo di Matera. Padre Enzo Fortunato ha fatto riflettere tutti sulla forza profetica di Papa Francesco, soprattutto sul tema della pace e della fratellanza, mentre Simonetta Gola Strada ha parlato dell’esperienza di Emergency in tanti scenari di guerra. Il direttore Marco Tarquinio ha spiegato la sua scelta di intervenire nei dibattiti televisivi: “C’è bisogno di spezzare la narrazione sulla guerra in Ucraina che è palesemente fondata per dividere il mondo in blocchi contrapposti”.

LA SANITÀ DI DOMANI: TERRITORIO, ECCELLENZE, E RICERCA

“Mamma mia quanta bellezza”, ha esclamato Hauser, star internazionale della musica classica, appena salito sul sagrato di San Francesco, mentre tutta la piazza lo applaudiva. “Bellezza” è anche la parola che meglio esprime le emozioni vissute a Matera nell’indimenticabile serata conclusiva della VI edizione della Festa di Avvenire in Basilicata. La bellezza di una serata dedicata alle eccellenze nella medicina, proseguita e conclusa con l’omaggio di un’eccellenza della musica internazionale, come ha detto Padre Enzo Fortunato nel presentare Stjepan Hauser, che ha eseguito tre brani del suo straordinario repertorio.
Gli ospiti della serata, Mariella Enoc, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Lucia Aleotti, azionista di Menarini e Vicepresidente di Farmindustria e il professor Pier Giuseppe Pelicci, oncologo dell’IEO e ordinario dell’Università degli Studi di Milano – moderati da Vito Salinaro, giornalista di Avvenire – hanno affrontato tanti temi delicati, dando sempre a chi ascoltava spunti di riflessione. La Presidente Enoc, con grande chiarezza, ha fatto emergere quali sono i nodi da sciogliere per realizzare una sanità più vicina ai bisogni delle persone, a partire dalla formazione del personale sanitario che oggi manca, dall’investimento sui giovani e sulla ricerca, i cui risultati devono arrivare tutti“. Quando Salinaro ha chiesto cosa fa il Bambino Gesù in tanti Paesi poveri, la Enoc ha risposto: “Nel Mondo noi portiamo la formazione, per dare ai paesi in via di sviluppo la capacità di fare da sè. Io l’ho sperimentato in tanti luoghi e posso dirvi che c’è grande voglia di imparare”. Anche Lucia Aleotti, che ha parlato dell’impegno delle case farmaceutiche nella ricerca nella lotta al Covid, non si è sottratta alla domande di Salinaro sul problema della sospensione dei brevetti per far vaccinare i Paesi a basso reddito: “Quasi tutte le aziende farmaceutiche hanno rinunciato ai diritti di brevetto nei Paesi poveri, ma mancanza di tecnologie e di strutture hanno fatto sì che ci siano un miliardo di dosi ancora inutilizzate”. Il professor Pelicci, invece, ha parlato dei risultati della ricerca nella cura di tanti tumori, che fino a poco tempo fa erano considerati inguaribili. Alla fine del dialogo tra la Presidente Enoc, la Aleotti e il professor Pelicci, c’è stato il collegamento telefonico a sorpresa con il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, il quale, dopo aver ricordato con grande affetto la sua presenza alla Festa di Avvenire dello scorso anno a Maratea, ha detto una frase che davvero ha sintetizzato la serata: “L’amore cerca sempre il meglio”.
Racconta il Presidente di Auxilium Pietro Chiorazzo: “Fare cultura per noi vuol dire comunicare la realtà e la bellezza del nostro patrimonio naturale, storico e umano, affinché le persone si sentano protagoniste del loro futuro. La sesta edizione della Festa di Avvenire in Basilicata si è conclusa con la meraviglia di Hauser che suona il violoncello in Piazza San Francesco, nella Città dei Sassi. É stato un omaggio – così come lo è stata tutta la Festa di Avvenire – alla nostra terra, alla nostra gente, al suo desiderio di cooperare, cioè di agire insieme, per mettere al servizio di tutti le energie, le capacità, le eccellenze, la voglia di migliorare”.