In tutte le strutture della cooperativa Auxilium il 4 settembre c’è stato un rosario, un momento di preghiera e di riflessione per il Libano, ad un mese dalla tragedia provocata dalle esplosioni al porto di Beirut, che ha messo in ginocchio il Paese dei cedri.
Le RSA, le case di riposo, le case famiglia per minori e quelle per pazienti psichiatrici, i servizi domiciliari e i centri accoglienza, hanno voluto aderire alla Giornata universale di preghiera indetta da Papa Francesco per il Libano, che, come ha detto il Pontefice, non può essere lasciato solo, perché è stato “un Paese di speranza” e “un luogo di tolleranza, di rispetto, di convivenza unico nella regione”.Angelo Chiorazzo, fondatore della Cooperativa Auxilium: “Abbiamo aderito con gioia all'invito di Papa Francesco, che rappresenta sempre di più un faro per l’umanità e per la ricerca della Pace nel Mondo. Papa Francesco ha chiesto di non lasciare solo il Libano, anche per l’esempio di convivenza che ha rappresentato nel passato e oggi è stato bellissimo notare che le persone più fragili, quelle più semplici, gli anziani, i malati, sono anche le persone più desiderose di capire, di alzare lo sguardo dai loro problemi di avere compassione per il dramma di altri, che vivono lontano ma che sentiamo fratelli”.
La Cooperativa Auxilium per il Libano
A un mese dalla tragedia al porto di Beirut, Auxilium aderisce alla Giornata universale di preghiera indetta da Papa Francesco per il Libano.
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